Inter-Como, Fabregas senza maschera, nessuno si aspettava queste parole su Inzaghi: show in diretta
Dicembre 24, 2024L’umiltà di Cesc Fabregas, uno che ha vinto 14 titoli tra club e Nazionale, irrompe e squarcia il post-gara di Inter-Como con una semplicità disarmante. Se per l’avvincente (e vincente) carriera da calciatore lo spagnolo avrebbe tanto da raccontare e da consigliare ai più giovani, da allenatore agli esordi, lo spagnolo sente di avere ancora qualcosa da imparare.
E farlo da chi, su una panchina, ha già vinto tanto è sempre un buon punto di partenza. “Vorrei parlare con Simone Inzaghi almeno 5 minuti, prima che mi parta il pullman”, ha dichiarato candidamente ai giornalisti presenti in sala stampa. Una richiesta, un regalo di Natale particolarmente apprezzato per il catalano.
Fabregas: “Voglio parlare con Simone Inzaghi”
“Preferirei parlare con Inzaghi piuttosto che con voi”: non è un rimprovero nei confronti dei giornalisti impegnati nel proprio lavoro nel post-partita di Inter-Como, tantomeno un’offesa nei loro confronti. Non si sarebbe mai permesso Fabregas, sempre corretto e leale, educato e gentile, doti che ne hanno contraddistinto la carriera. Parlare con Inzaghi, invece, è stata una necessità per Cesc Fabregas.
“Lo dico con rispetto – ha, infatti, chiarito l’allenatore del Como, dopo aver perso 2-0 in casa dell’Inter, cedendo onorevolmente le armi -. Inzaghi è qui accanto a me, sta facendo un’intervista e io penso di averne ancora per mezz’ora. Se il pullman mi aspetta vorrei parlare un po’ con lui per imparare a crescere”, ha commentato ai microfoni degli intervistatori.
La carriera di Fabregas, allenatore predestinato
Fabregas in carriera ha vinto praticamente tutto. Nel suo palmares di calciatore si annoverano una Liga con il Barcellona, due Premier League con il Chelsea, svariate Coppe (anche con l’Arsenal) e Supercoppe di Lega, una Supercoppa Europea e una Coppa del Mondo per club con i blaugrana, oltre che un Europeo e un Mondiale con la Spagna. Ma la carriera da allenatore è appena agli inizi, anche se le stigmate del predestinato appaiono già evidenti.
Nel primo anno sulla panchina del Como, subentrando con Osian Roberts a Moreno Longo, ha riportato la Serie A in città dopo 20 anni di attesa. E in massima Serie si sta pure disimpegnando bene: già tre vittorie, una a Bergamo contro l’Atalanta, un’altra in casa con la Roma solo 8 giorni fa, e la terza, nel mezzo, nello scontro diretto col Verona.
Eppure Cesc sembra avere ancora fame di schemi, tattiche e nozioni: “Faccio l’allenatore da un anno, ho iniziato da poco e Simone Inzaghi mi piace molto“. E per chiudere una straordinaria parentesi di lealtà e amore verso per il proprio lavoro, le parole al miele dello spagnolo per il collega: “Credo che parlare con i migliori allenatori rappresenti per me un’occasione di crescita. E Inzaghi, lo dico con il cuore, è tra i migliori allenatori in circolazione”, ha concluso Fabregas.